Primo anniversario della Mensa San Valentino
“Quando la mensa ha aperto, un anno fa sono venute 6 persone. Oggi mediamente vengono 55. I 10.000 pasti che abbiamo servito in questi dodici mesi sono il segno di un grande amore. Non solo nutrimento del corpo, perché questo non è un “self-service”, non è un ristorante, ma una casa, una famiglia, qui si viene per non solo per essere serviti, ma per servire. Vorremmo che quell’amicizia che qui viene vissuta si possa espandere. Per farlo romperemo un pezzo di Curia, scavalcheremo la città, ma il luogo della preghiera e il luogo della solidarietà saranno legati da un filo.
Io vorrei che questa messa fosse l’immagine di come possiamo cambiare il mondo. Vorrei che quel poco di felicità che qui viene vissuta fosse un segno.
Devo ringraziare in molto del contributo che danno al funzionamento di questa mensa, dall’Unitalsi alla San Vincenzo fino alla Croce Rossa e a quelli che si occupano di mantenere l’ordine. Questa mensa riesce perché non è opera di un singolo ma di molte persone. Per questo sale da me un appello alle persone di buona volontà: abbiamo bisogno di sostegno; una delle cose più belle di questo primo anno è stato il dolce. In questo primo anno, infatti, ogni giorno dopo il pasto è stato servito un dolce. Ogni giorno, non è mai mancato. E questo perché i volontari lo hanno portato. Ed è bello che un carcerato abbia voluto dipingerne una parete.
Qui vengono da tutto il mondo e non sono né estranei né respinti dalla madri delle nostre famiglie e questo ha contribuito a far crescere la solidarietà a Terni, e questo è già un contagio”. Ad Amelia è stata creata una “mensa pellegrina” che va a portare i pasti alla stazione. Presto anche qui a Terni aumenteremo i giorni in cui la mensa è aperta.
Dopo solo un anno il frutto è già maturo. Ci aiuta a rendere più felici altre persone. Ritengo che la solidarietà sia il tesoro più bello di questa mensa.
Penso che sia importante che le parrocchie della diocesi si rendano più responsabili. E’ importante che i ragazzi sappiano come è bello aiutare gli altri, e posso dirvi che qui a Terni sono accaduti miracoli della carità. I miracoli ci sono e qui in tanti ne sono diretti testimoni.
Oltre a tutti quelli che hanno contribuito a rendere questa mensa un vero e proprio giardino vorrei anche ringraziare la signora Atonia, la prima che è venuta a mangiare alla mensa, alla quale voglio offrire un mazzo di rose”.