Commento all’elezione di papa Benedetto XVI
La rapidità e la forte unione con cui i Cardinali riuniti in conclave hanno donato alla Chiesa il successore di Pietro sono per tutti fonte di gioia e di gratitudine al Signore Risorto. Ognuno di noi si unisce da subito alla bella definizione che il Papa offre dell’identità del discepolo di Gesù: “umile lavoratore nella vigna del Signore”.
Con emozione e commozione ho ascoltato da San Pietro la domanda del Papa di pregare per lui e invito così tutta la Diocesi a rivolgere al Signore la nostra preghiera perché Benedetto XVI sia sostenuto e guidato nel suo ministero.
La scelta del nome ci ricorda il papa Benedetto XV che fu pastore della Chiesa negli anni difficili della guerra, definita già allora “inutile strage”. Per noi umbri è motivo di particolare gioia il fatto che San Benedetto da Norcia affondi le sue radici nella nostra terra e da qui abbia iniziato la sua opera di fondatore del monachesimo occidentale.
Benedetto, patrono d’Europa, sosterrà il pontefice nel suo impegno per confermare l’Europa nelle sue radici cristiane e nella sua vocazione alla pace. Joseph Ratzinger è uomo del Concilio e proprio stamani ha ricordato, durante la sua prima omelia con i Cardinali elettori, il Concilio Vaticano II come “bussola” per orientarsi nel terzo Millennio.
Ancora commosso per l’elezione del Papa non posso non ricordare in questo momento il mio ultimo incontro col cardinal Ratzinger in occasione della trattativa tra i lavoratori ternani e i vertici della multinazionale Thyssen-Krupp. Grazie alla sua nazionalità il nostro nuovo Papa aveva ben presente la difficoltà e le implicazioni concrete della situazione; in quell’occasione volle augurarmi buon lavoro auspicando una soluzione positiva per tutti i lavoratori e le loro famiglie.
Siamo consapevoli e felici del fatto che sia stato scelto un uomo che ha sempre espresso, nella sua vita, un grande amore per la Chiesa e una profonda capacità di comprensione del mondo moderno. Sono certo che Benedetto XVI saprà essere il Papa che la Chiesa e il Mondo attendevano per l’inizio del terzo millennio.