XXIII Settimana del Tempo Ordinario – venerdì

Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare
un altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca?
Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato
sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che
è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?
Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che
è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita,
togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene
nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

Il Vangelo è una parola che aiuta tutti a vivere bene. Non è una parola riservata solo ad alcuni, è per tutti, ed è per la vita di ogni giorno. Quando Gesù afferma: “siate misericordiosi e non giudicate, non condannate e perdonate”, non parla in astratto. Lui, prima di noi, ha messo in pratica queste parole. Esse sovvertono la mentalità di questo mondo che abitua a guardare la pagliuzza nell’occhio degli altri e a dimenticare la trave che è nel proprio. Questa attitudine del mondo non solo ci rende ciechi. Ci conduce anche, inesorabilmente, nella fossa nera della divisione e della violenza. La vera sapienza consiste nell’accogliere nel proprio cuore il seme buono della parola evangelica, vero tesoro della nostra vita. Il cuore che ha ascoltato sarà come un albero, reso buono dal Vangelo, e non potrà non dare frutti buoni.