Quando monsignor Paglia volò a Mosca da Kirill
TERNI. Le reliquie di San Valentino, su cui in questi giorni si è scatenata un’insolita bagarre, anni fa aprirono il primo varco nel muro tra la Chiesa ortodossa e quella di Roma. Erano i primi anni duemila quando l’allora vescovo Vincenzo Paglia guidò una delegazione di amministratori a Mosca dove fu portata una piccola reliquia del santo, tuttora conservata nella capitale russa.
Il patriarca ortodosso era allora Alessio II, ma nel gennaio del 2009 sarebbe stato eletto Kirill, guida per oltre un decennio del dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca. Kirill era molto legato a monsignor Paglia e, l’anno dopo quella famosa visita a Mosca, gli fu conferita la cittadinanza onoraria di Terni.
Proprio in questi giorni Kirill è stato protagonista dello storico abbraccio con Papa Francesco: un percorso di pace e di riconciliazione avviato tanti anni fa proprio nel segno di San Valentino.