Dacci oggi il nostro amore quotidiano
Era già primavera in piazza San Pietro, venerdì 14 febbraio 2014, festa di San Valentino. Il sole baciava l’emiciclo del Bernini e abbracciava le 25mila coppie che si davano la mano scambiandosi un sorriso di simpatia e di condivisione.
Coppie di fidanzati attorno a papa Francesco: ai due lati del sagrato, ai piedi del sagrato; in piazza a due passi dall’obelisco. Ma, questa volta, la piazza non era quella di sempre. Era una piazza del tutto speicale perché emanava profumo di futuro.
Parlavano le coppie a papa Francesco e raccontavano la loro segreta storia di amore. Erano contente di farlo: di dire al Papa come il loro incontro era diventato via via provvidenziale. Tutto era partito da quel primo “sì”. Tutto veniva trascritto, da quel giorno, nell’album dei ricordi dell’anima.
Prima le tre domande: “la paura del ‘per sempre’, poi come vivere insieme: lo ‘stile’ della vita matrimoniale e poi come celebrare il matrimonio. Tre domande vere, cariche di concretezza. Tre risposte appassionate di papa Francesco che scuotevano i cuori e segnavano le tappe cristiane del cammino della nuova famiglia che nasce.
La ‘cultura del provvisorio’ che oggi ci travolge non va! – ricordava papa Francesco – e poi la rinnovata consegna: permesso, grazie, scusa.
Tre parole, tre regole di vita legate alla quotidianità. Inoltre, la raccomandazione più concreta: “Fate in modo che il matrimonio sia una vera festa, una festa cristiana, non una festa mondana””. Infine il dono della nuova invocazione: “Dacci oggi il nostro amore quotidiano!”.
Come ricordo di questa stupenda e indimenticabile giornata, papa Francesco donava alle coppie il cuscinetto per le fedi. Insieme, dal giorno del “sì” davanti all’altare, per tutta la vita, nel segno del dono.
Questa è stata la grande festa di San Valentino 2014 in piazza San Pietro.
Questo il dono che il Pontificio Consiglio per la famiglia vuole consegnare alle coppie che erano presenti e a quelle che seguivano l’evento tramite i vari mezzi della comunicazione.
Un dono ricordo che ha il sapore della promessa “per sempre”.