Dichiarazione del vescovo Paglia sulla situazione dell’Ast
Si era giunti ad un passo dall’accordo tra le diverse parti e purtroppo, stranamente, è saltato il tavolo delle trattative. Mentre ribadisco che è necessario cercare una soluzione che garantisca la sicurezza dei posti di lavoro auspico che le parti tornino presto al tavolo per riesaminare la bozza su cui si è positivamente lavorato. La bozza oggetto dell’accordo potrà apparire una via stretta e ardua ma è anche l’unica che attualmente abbiamo giungere ad un accordo realistico che garantisca il futuro sia agli operai che alla stessa azienda.
La strada del ritorno al tavolo della negoziazione mi pare dunque urgente e immediata per tutti. Va ripristinata quella fiducia che permette di guardare con più serenità al futuro.
Con queste parole il vescovo Paglia l’interruzione della trattativa tra sindacati, istituzioni e Thyssen Krupp, che ha portato alla richiesta di cassa integrazione per 360 dipendenti del reparto Magnetico delle Acciaierie ternane gettando ombre sul futuro della stess azienda, che per oltre cento anni è stato il principale punto di riferimento della città e del territorio di Terni.
Sin dall’annuncio dell’intenzione di chiudere il reparto magnetico, un anno fa, monsignor Vincenzo Paglia si è schierato con gli operai, le istituzioni per la difesa del posto di lavoro e del sito industiriale.
Nelle ultime settimane, dopo che la crisi si è aggravata, il vescovo si è particolarmente impegnato nell’opera di mediazione tra sindacati e istituzioni e l’azienda stessa. I dialogo tre le parti in causa, infatti, si sta facendo sempre più difficile e il vescovo sta dando il proprio contributo per tentare di ricucire gli strappi, far dialogare le parti e cercare di giungere ad un accordo che dia delle garanzie ai lavoratori dell’azienda ternana.
DossierIL VESCOVO CON GLI OPERAI DELLE ACCIAIERIE
UN ANNO DI MOBILITAZIONE