Ingresso di don Luca Andreani a Santa Maria del Rivo
Don Luca a Borgorivo
Care sorelle e cari fratelli,
ci sono momenti nella vita di una parrocchia che sono particolarmente importanti. E, come voi potete capire, questo che stiamo vivendo è particolarmente significativo. E per di più avviene in un momento importante per la vita della Chiesa e per il mondo: siamo, infatti, nell’anno del Grande Giubileo, anno pieno di grazia e di misericordia, anno di cambiamento profondo del cuore e della vita dei credenti. Passare la “Porta Santa” cosa significa se non entrare nella misericordia di Dio, e quindi abbandonare le vecchie abitudini di cattiveria e di peccato?
Oggi, nella parrocchia di Borgorivo, c’è un cambiamento, quello del parroco. A don Marcello Giorni succede don Luca Andreani. Ma non è un cambio del vertice, come si potrebbe a prima vista pensare. Questo cambiamento riguarda l’intera parrocchia. E’ l’occasione per iniziare un nuovo tempo, per cambiare il nostro cuore, per rendere ancor più calda la vita di questa famiglia, per diminuire la cattiveria e la maldicenza a Borgorivo, per rendere questo quartiere non solo più ricco per il Tulipano, ma per renderlo più ricco di amore, più ricco di misericordia, più ricco di preghiera. Questo sta a significare il cambiamento del parroco. Ieri sera sono andato a Campomicciolo per accompagnare don Marcello, c’era anche qualcuno di voi. E tutti l’hanno accolto con grande gioia. Avrà molto da lavorare perché deve costruire la nuova chiesa e, assieme ad essa, raccogliere i fedeli come una famiglia di fratelli e sorelle che si vogliono bene. Qui viene Don Luca. Voi forse voi già lo conoscete, e comunque vi è giunta voce delle sue capacità. Il quartiere è grande e pieno di grandi domande. Sono le domande dei piccoli, dei bambini che hanno bisogno di una attenzione tutta particolare. Penso all’asilo, ma anche al catechismo e all’educazione ad una vita bella. E poi quanti giovani qui attendono una speranza nuova per il loro futuro? Mi ha impressionato quello che in questi giorni è successo a Napoli e a Roma e in alta Italia in alcune discoteche che hanno visto anche morti. Tra i quartieri di Terni forse Borgorivo è tra quelli che richiede una maggiore attenzione verso i giovani. E che dire, inoltre, delle tante famiglie anche giovani che debbono fare i conti con le difficoltà della vita quotidiana? E gli adulti e gli anziani! Care sorelle e cari fratelli davvero la “messe è molta”. Ho scelto don Luca per questa parrocchia. E’ stata una scelta per la quale ho pensato e pregato. Potrei dirvi con l’apostolo Paolo: “Dio mi è testimone del profondo affetto che ho per tutti voi. E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più”. Egli sa bene che deve essere padre di tutti, che deve predicare senza fermarsi mai il Vangelo del Signore, che deve far crescere i piccoli e i grandi, che deve curare i deboli e i poveri in particolare.
Ma voglio anche dirvi che la parrocchia non è don Luca, siete tutti voi. Egli vi starà accanto come Giovanni Battista per dirvi ogni domenica: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!” Lo dirà a voi e lo dirà a tutto il quartiere che a volte è simile a quel deserto di cui parla il Vangelo. Non deserto fatto di sabbia, ma deserto fatto di cattiverie, di maldicenze, di invidie, di odi, di indifferenza, di egoismo, di freddezza, di violenza. In questo deserto bisogna che don Luca e tutti voi con lui siate una voce che grida. Sì, non potete stare zitti, ciascuno per conto proprio a vivere la vostra fede, ciascuno pensando di salvarsi l’anima. No. Qui a Borgorivo o ci salviamo tutti assieme o non ci salveremo. Voi, assieme a don Luca e a don Mario, dovete riempire i burroni di inimicizia che separano la gente. Spesso le 52 vie di questo quartiere sono più burroni che strade su cui camminare e incontrarsi. Dovete abbassare le montagne di egoismo che non ci fanno vedere gli uni gli altri. E’ necessario raddrizzare le vie tortuose e spianare le asperità. E non può certo farlo solo don Luca. Vi immaginate se un solo operaio a fare le strade, senza nessun altro, senza macchine e strumenti? C’è bisogno di tutti voi. Ve lo dicevo a Roma nel pellegrinaggio che abbiamo fatto assieme: siamo andati pellegrini e siamo ritornati operai, sì operai di amore, operai di concordia, operai di misericordia. Tutti voi dovete sentirvi responsabili di questa parrocchia. Accogliere un nuovo parroco significa che tutti diventate nuovi operai, che tutti lavorerete con lui nella costruzione di un nuovo quartiere.
Si deve avverare anche qui quanto scrive il profeta Baruc che abbiamo ascoltato: “Si sono allontanati da te…ora Dio te li riconduce… Ha stabilito di spianare ogni alta montagna e le rupi secolari, di colmare le valli e spianare la terra, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio”. Si tratta, in effetti, di spianare la strada per far tornare piccoli e giovani, grandi e anziani, qui nel tempio santo del Signore. Ma come spianare la strada? In questo tempo di Natale, uno dei primi impegni di don Luca e di voi tutti sarà la consegna del Vangelo a tutti gli abitanti di Borgorivo. Siete 9.000? Ebbene 9.000 Vangeli di Luca. E’ un piccolo libro che questa estate ho commentato, brano dopo brano per potervelo consegnare in questo Santo Natale. Dovete darlo a tutti e dire a ciascuno che è il libro che aita a vivere, che rende felici, che fa guarire dalla tristezza e dalla noia, che dona un senso alle giornate. Sono 131 brani con un piccolo commento. Ogni giorno si può leggere un brano con il commento. Ci vogliono tre minuti. Ma sono tre minuti che valgono 24 ore di pace. Leggetelo voi, portatevelo in ufficio, al lavoro, o sul comodino, o a scuola, o dove potete. Sappiate che se sfoglierete queste pagine gusterete in modo nuovo la vita. E se a Borgorivo tutta la gente lo leggesse, voi in poco tempo vedrete un Borgorivo diverso, non più un deserto di vita ma un giardino d’amore. Questo sia per tutti voi il Natale: accogliere tra le vostre mani, come nuova mangiatoia questo piccolo libro, ch’è parola del Signore.