Quarant’anni della Comunità Incontro
E’ con grande gioia che sono qui, perché quasi quarant’anni fa, con Don Pierino ci trovavamo tutti e due nella periferia di Roma.
Io stavo a Casalpalocco e lui stava all’Infernetto, e siamo arrivati tutti e due in questa terra che è diventata una terra benedetta. Benedetta da tante presenza della Comunità Incontro. Non si può girare la diocesi di Terni Narni Amelia senza incontrarsi con la Comunità Incontro. E’ questa una grande benedizione.
Benedizioni per i ragazzi che sono lì, ma benedizione anche per la diocesi.
E quarant’anni nel linguaggio biblico significa tante cose. In genere sempre indietro. Si dice: per quarant’anni sono stati… per quarant’anni è stato nel deserto…. come a prevedere un nuovo futuro e una nuova vita.
Caro don Pierino, io auguro a nome di tutta la diocesi, rappresentata anche da monsignor Gualdrini e da vari parroci che sono qui, da tanti altri e da tutti noi, a questa nostra fraternità ed amicizia, altri quarant’anni di benedizioni.
Che il Signore ti accompagni – visto che tu sei anche giramondo – perché gli uomini possano incontrarsi, perché solo l’amore è la via della pace, e la pace si fa solo così: con tanti gesti di amore, con tanti cuori che si incontrano, con uomini e donne che sanno abbracciarsi. E’ di questa cultura che oggi abbiamo bisogno, ed è una cultura molto rara. Per questi di qui, Mulino Silla, da Amelia, dalla nostra diocesi, partano gesti di amore e di solidarietà con tutti.
Grazie a te don Pierino, grazie alla Comunità Incontro.