Quarta settimana di Pasqua – venerdì
Gv 14, 1-6
[1]«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. [2]Nella casa del Padre mio vi sono molti posti.
Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; [3]quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. [4]E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». [5]Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». [6]Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Gesù ha appena “fondato” la sua comunità, dandole come statuto il comandamento dell’amore. Ma le parole che ha aggiunto: “Figlioli, ancora per poco sarò con voi”, rattristano profondamente i discepoli. Com’è possibile rassegnarsi a perdere un tale amico? Gesù ne intuisce lo stato d’animo e con accenti di estrema tenerezza dice: “Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio, e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore… E quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi”. Gesù, per primo, desidera che i legami di amicizia non si rompano: “Voglio che dove sono io siate anche voi”. Egli va avanti per preparare a ciascuno di loro un posto. È come un piccolo spiraglio aperto sul futuro della nostra vita. Forse anche noi ci siamo interrogati sulla vita dopo la morte e ci chiediamo cosa sia avvenuto agli amici ormai morti, a coloro che abbiamo amato e per i quali magari abbiamo lavorato e sofferto. Il Vangelo non ci lascia senza risposta. Anzi, quasi a volerci far toccare con mano la consolazione, parla dell’aldilà come di una casa ampia, spaziosa e abitata da amici.